Un uomo si avvicina ad una impastatrice meccanica.
Solleva un braccio meccanico, inchina la testa. Con un dito assaggia la consistenza del prodotto.
Assaggia, cioccolato, delizia del mondo. Dolce pasta per riempire piatti, bocche, orifizi. Sera di cioccolata.
Il braccio cade, una molla cede. Colpisce alla testa. Stordisce, abbatte, un mare di cioccolata avvolge e lentamente chiude il respiro. L’uomo si riempie di cioccolata e soffoca, mentre le pale lo amalgamano mal volentieri alla pasta. Il cioccolato mi invade, sono di cioccolato, sono IL cioccolato.
Trita, sminuzza, nebulizza, spalma. Biscotto, scatola, e via. Negozio, cassa, casa, fame.
Vi siete mangiati il controllo di qualità, minchioni.