Sono anch’io un possibile stupratore? Tutto quello che hanno trovato a casa di Luca Bianchini lo si puo’ trovare anche a casa mia. Fascette di plastica, uuuh. Bamboline di cera, uuuuh. Arancia meccanica! Noto film violenterrimo! I testi di magia bianca! e i porni! I POOORNIIIIII! Ma andate a fare in culo, non so se quest’uomo sia colpevole, ma i suoi indizi di colpevolezza trovati a casa sono gli stessi miei.
Forza, vedete un po’ cosa avete anche voi. Coltelli da cucina, uuuuuuuuuuuh.
Ah si, il nastro adesivo. Insomma, lo venderei come “il kit del giovane stupratore”, in qualsiasi grande magazzino te lo porti via per 30 euri. Che cazzate.
Ma adesso? Cutte le madri apprensive entreranno nella camera dei figlioli ultratrentenni, troveranno nei cassetti la taglierina per il bricolage, le candele per la ciulatina romantica, i fogli di “magia” di quella volta che avete fatto cagare sotto l’amico scemo con la finta seduta spiritica, e le fascette che usate per chiudere il tubo dell’acqua che non avete voglia di ricomprare.
Kubrick è diventato improvvisamente un profeta di sventura (e sì che Clockwork Orange ha perso il VM18 solo 10 anni fa, e l’avevo riguardato al cinema con piacere) e se vi trovano con Histoire d’O in libreria, siete senza dubbio un pericoloso stupratore seriale.
Sbatti il mostro in prima pagina, ma vi siete accorti che in cantina avete di peggio? Tutto quello che avete trovato lo ha anche vostro figlio…