Leandro e la fine del mondo
Un ragazzo è predestinato a salvare il mondo, dal giorno della sua nascita, per editto divino. Il mondo lo sa, lui lo sa, ma il giudizio universale non è stato annunciato…ancora.
I segni divini portano a lui, è oggetto di attenzione mediatica e di attacchi da parte di entità religiose e laiche; lui, d’altra parte, non ha la minima idea di cosa farà, perché è stato scelto, e soprattutto perché dovrebbe salvare il mondo.
Quando suonano le trombe e si inizia manifestare il cancello del giorno del giudizio, dal quale usciranno le schiere celesti per giudicare ogni uomo vivente, Leandro fuggirà dal suo destino, in una disperata ricerca di se stesso, per città e paesi. Qui conoscerà una inaspettata umanità, fatta di persone ai margini e dimenticate, che lo farà crescere e lo aiuterà a capire il perché della sua missione e della sua stessa esistenza, fino alla decisione finale che trasformerà il giudizio divino in rinascita interiore.
Field notes:
Leandro è fidanzato e porterà con se, nella fuga, la sua ragazza. Magari si sposano durante il viaggio.
Padre e suocero partono in una fuga a bordo di un’auto fuoriserie per esorcizzare le paure.
La gente che lo riconosce per strada, lo apostrofa per non star facendo nulla per salvare il mondo, insulti e minacce.
Le armi smettono di funzionare, dallo squillo delle trombe del giudizio.
Il salvataggio era originariamente l’assimilazione da parte di Leandro di un simbolo mistico contenente le sue stats, da una sorta di banca dati, autocancellandosi come chiave e resettando il contatore della fine del mondo.
Gli ultimi momenti prima della fine dell’umanità sono trascorsi con le famiglie sue e della ragazza, riunite per aspettare la fine in una festa triste e nel contempo affettuosa.
Le persone incontrate da Leandro sono: un operaio edile con famiglia che non smette di lavorare anche dopo lo squillo, una famiglia nera con madre malata e figli delinquenti, immigrati che gli offrono alloggio, disoccupati che gli danno da mangiare, truffatori redenti, prostitute con figli piccoli. Man mano che si allontana dalle città grandi cresce l’indigenza e la grandezza d’animo.
Leandro è di buona famiglia, i suoi han sempre cercato di tenerlo al riparo dall’attenzione e di offrirgli una vita il più normale possibile. Ha terminato il college ed é iscritto all’università. Buon corridore e salto in lungo.
Fugge a piedi e con mezzi pubblici o autostop.
La ragazza lo raggiunge a fuga iniziata.
Leandro è la chiave umana nel cui dna sono racchiuse le informazioni genetiche per generare il cancello per l’aldilà. Da quando ha raggiunto l’età di 21 anni, 45 giorni, 19 ore, 11 minuti e 6 secondi (666.666.666 secondi) il cancello vive.
La terra è un incubatrice di energie vitali o anime per il sostentamento dell’aldilà.
Leandro è l’apice dell’evoluzione umana, intesa come organismo unico, programmato tramite il dna per raggiungere l’attuale stato di qualità necessario – o maturazione – per la mietitura.
L’aldilà è solo una dimensione superiore contenente esseri senzienti che programmano a livello quantistico la vita su altri mondi, per poi raccogliere il frutto a maturazione avvenuta.
La cancellazione della chiave avviene al cancello stesso? Meglio all’interno di sé.
Leandro arriva a conoscere parte della faccenda, ma come? Scienziato troppo deus ex-machina, amico nerd inverosimile, se stesso troppo facile, antiche scritture?
Meglio: Viaggio in un luogo mistico, dove antiche genti conservano la conoscenza. Pellerossa? Grande Spirito? Manito inteso come coscienza collettiva stile Weiss, Luther Blissett. Network di menti. Trip allucinogeno e animale guida: lo scimpanzè.
La cancellazione avviene all’interno del network della coscienza collettiva.
Da notte, allo scoccare dell’ora, ridiventa mattina. Cos’è successo? Mi ero rotto i coglioni.
È la fine del mondo, e io non ho niente da mettermi.
Per la rivelazione, che ne dici di una famiglia dritta dritta discendente dal misterioso primo autore di bronzetti sardi?