Si parta dall’assioma che la maggior parte delle donne abbia merda mescolata a materia grigia dentro il cazzo di cranio.
In alcune accezioni si ha solamente merda.
Questa merda rimane dormiente, tipo le cellule terroriste, fino ai 30 anni circa, ma si possono manifestare casi in cui piccole quantità interferiscano con il comportamento standard dei soggetti anche in età prematura.
Basti pensare alle vostre compagne delle medie/superiori che si truccano come delle troie e fumano per apparire più grandi.
E 15 anni dopo truccarsi ancora di più per apparire più giovani.
Questa è la merda che era rimasta dormiente e si è attivata allo scoccare dell’ora X.
Verso i 30 anni per le donne è un casino. Ci sono quelle sposate, accasate, realizzate, con figli e poi ci sono quelle che fanno finta di esserlo.
Le classiche “sono felice così”/”sto bene così”. Ma dentro di loro lo sanno che tra un po’ non potranno più dare alla luce figli, non saranno più così avvenenti, la pelle non sarà più così tonica e potranno contare solo sulla loro personalità, solo su quanto sono interessanti, seducenti e tutte quelle belle cose che vanno oltre all’aspetto fisico.
Purtroppo queste non si rendono conto del fattore M. La merda inizia ad attivarsi, a sconvolgere i pensieri, ad annebbiare la mente.
La donna non sa più a cosa pensare, non sa come rendersi più interessante…cambio acconciatura? cambio look? compro delle scarpe nuove! sì, ecco, un bel paio di scarpe nuove! E se cambiassi la montatura degli occhiali? Magari la prendo verde! Che pazzah che sono!
Oppure te le vedi partecipare ai vari corsi di cucina finlandese o di meditazione indù o che cazzo ne so, basta che siano cose stranissime e nuovissime per non sfigurare con le altre durante le patetiche cene dove si beve solo chardonnay (almeno 20€ a bottiglia, perchè sono tutte, ovviamente, intenditrici) e si parla di quanto siano sfigati gli uomini e di quanto non ci siano più maschi in giro.
E tra una risata e l’altra assale loro la tristezza di essere lì, in 4-5, sole, a sparlare degli uomini, sapendo che tutte le loro amiche che non sono a tavola con loro sono abbracciate ai loro uomini, progettando un futuro assieme, ridendo delle future zitelle.
Una sorta di Sex & the city ambientato a Gemona del Friuli o a Ravenna. Presente, che tristezza?
Poi oh, quando sei in giro li riconosci subito questi esseri col cranio pieno di merda.
Tipo quando sei in vacanza sono quel gruppetto di 5-6 donne che ridono sempre e che la sera ballano sguaiatamente in infradito e pareo, perchè sono troppo easy per vestirsi bene la sera. Non hanno niente da perdere, loro. Quelle cagate le lasciano a quelle troie che si accaparreranno i maschi più superficiali, che badano molto alle apparenze, al bel vestito, alle scarpe col tacco.
Loro non sono interessate a quel tipo di uomo. Loro vogliono quello più profondo. Quello intellettuale, colto, sensibile.
Ed è chiaro che gli uomini in estate fan di tutto per sembrare intellettuali e sensibili.
Generazioni di bagnini riminensi che indossano costume e tocco.
Alla fine, seleziona seleziona seleziona, si ridurranno all’ultima notte per scoparsi un tedesco che indossa i sandali con le calze (che per la cronaca sarà un imponente alemanno in viaggio di studio/affari in questa esclusivissima location).
Anche su facebook le riconosci al volo, ste cretine.
Innanzitutto i loro status sono o citazioni coltissime e raffinatissime, o frasi in spagnolo/inglese.
Nel caso si trattasse di pensieri propri, la donna con la merda nel cervello si scorge perchè questi sono descritti con frasi solitamente molto sintetiche, con un numero assurdo di segni di interpunzione. Una quantità spropositata di “punti” e virgole. Per enfatizzare. Qualsiasi cosa. Qualsiasi. Cosa.
Esempio. Io per scrivere che oggi è una bella giornata e il cielo è azzurro ecc ecc scriverei:
“cazzo che bella giornata oggi raga”
la donna affetta da fattore M, invece, scriverà:
“Blu. Vedo solo blu. E azzurro.”
e dopo 5 minuti aggiornerà lo status:
“Todo es azul. La vida es azul. El mundo es azul. El sol brilla.”
Le stesse caratteristiche sono riscontrabili nei blog di ste poverette, che, credendosi delle novelle Fabio Volo (che poi, come cazzo si fa a voler tendere a Fabio Volo, Cristo di un Dio?), scrivono post ricchi di sti cazzo di incisi che enfatizzano anche l’odore della merda.
E niente, apparentemente gira sta voce per cui ora “scrivere con molti punti fermi = scrittrice”.
Prendo un blog a caso, non cercatelo, tanto non lo trovate. E’ di una mia amica ultratrentenne:

“Mangio una mela.
 E’ rossa. E’ rossa come le emozioni. Come la vita.
 Fuori è tutto grigio. Milano è grigia. Il rosso non sta un granchè bene col grigio.
 Forse Milano vorrebbe essere rossa. Come questa mela”
No, scusa, vaffanculo. Piantala per dio onnipotente.

Come scrissi tempo fa: non sei una scrittrice, sei solo una scema con una connessione ad internet.
FAI. BASTA. (tel’ho scritto seguendo le regole della tua poetica del cazzo e della merda.)
E internet alla fine è diventata un po’ una discarica, una fogna dove tutte ste cretine si ritrovano per darsi consigli su come arginare la merda che tenta con tutte le sue forze di scappare da quel cranio, o come mascherarla con qualche atteggiamento disindividuante.
E così fioriscono blog ultraprolissi che nessuno si caga, fioriscono siti dove ognuna pubblica una poesia e all’istante si è poetesse, fioriscono video su youtube dove con una drammatizzazione e un enfasi che nemmeno nelle peggiori fiction italiane si riscontra si parla di questa o quell’altra stronzata.

Perchè alla fine cos’è che cercano, ste poverine? Un po’ di considerazione, un po’ di attenzioni, qualcuno che le faccia sentire importanti per un giorno o due.
E quindi eccole, quelle che si tuffano a capofitto in tutta quella serie di situazioni sfigatissime perchè convinte che saranno loro a sbrogliare la situazione, saranno loro l’ago della bilancia o ciò che la farà pendere definitivamente da una parte o dall’altra. Per cui eccole schierarsi con una minoranza piuttosto che con un’altra e quando parli con loro di questa minoranza si fanno tutte serie serie e con aria solenne ti spiegano che il problema è gravissimo e che loro stanno facendo di tutto per risolvere; ci stanno mettendo tutte loro stesse, anteponendo il fine ultimo anche alla propria vita. Ma il percorso è lungo, e meno male che ci sono loro.
[fine della prima puntata]
ps. ciò che ho scritto vi potrebbe offendere. Questo vuol dire che siete donne e  avete merda nel cervello. Iscrivetevi subito ad un corso di urinoterapia o datevi alla coltivazione di bonsai giganti.

(via spleen)

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