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Ciao, sono Jenny. Guarda che diventi cieco. |
Ci sono cascato un’altra volta.
Anche se questa volta, con l’idea di creare un plausibile e appetibile personaggio farlocco, per esplorare quanto della rete possa risultare cross-controllato e verosimile, mi son ritrovato fra le mani un affare più ampio di quanto immaginassi. Quindici anni fa era un recital di giochi di ruolo online, o simili (eravamo ancora su USENET).
E vabbè, direte voi. Sono un pusillanime tentacolare misogino?
No, ma ho una trollface che non finisce più… Una settimana di fake e mi ritrovo con un profilo facebook zuppo di allupati, un profilo badoo con l’eliminacode, duecento contatti al giorno e non so quanti che si fanno le seghe sulle foto di Ashley Robbins.
Si, proprio questa.
Raccolgo dati e storie: un fabbro ferraio di Milano, un batterista di Ottana, una coppia scambista di Alghero. E una marea di “morti di figa”, come dice una mia cara amica.
Certo, mi ci è voluto davvero poco per capire quanto una donna si trovi in torbide acque quando mostra un quarto di tetta in rete. Ma allora lo fate per adescare noi, poveri, implumi ma pieni di peli?
La mia piccola creatura cresce, intanto. Ringrazio il prezioso supporto di Brigida (AHAHAHAHA) per i consigli, di Veruska per la presenza opportuna, del Foulevar per l’abile spalla, e di tutte le altre faketastiche persone attorno. Visto quanti siamo, credo proprio che i 500 milioni di utenti millantati da Zuckerberg siano la metà fintissimi, fra cani, gatti, finte zoccole, veri fake.
Poveri voi, e povero me.
edit: accumuliamo spasimanti fra numeri di telefono e inviti gratis in B&B di miei clienti. E’ sempre più difficile trovare foto non aperte come quarti di bue di questa tipa, oltretutto. Le più caste le devo ritagliare per evitare che il filtro censura mi nukki.
reedit: due proposte di matrimonio, un innamorato dichiarato, chissà se per il mio compleanno non mi regalino qualcosa. Quello di Jenny, s’intende.
reeedit: qualcuno capisce, qualcuno è troppo “giusto” perchè la mia etica non collassi, devo ampliare il giro degli illuminati. Ma ancora mi domando com’é che nessuno abbia provato a fare un backtrace delle foto con google immagini. Assurdo… finché ci sono esseri ignobili ed ignoranti, comunque, non mi sentirò abbastanza in colpa da chiudere il progetto Jenny.
last update: qualcuno si è rotto e ha spifferato tutto alla pula di facebook…account chiuso, e dovevo fornire la copia di un documento di identità per riaprirlo. Seppur con le capacità per realizzare un fotomontaggio degno di un bot, lascio perdere per creare altrove la prossima parentesi dal mondo reale… ciao Jenny, mi mancherai!