Ti ho amato, davvero.
Forse perchè volevo amarti in quanto nuovo, e diverso. Forse proprio perchè dettavi un paradigma differente da tutto il resto, con i tuoi quadrettoni colorati e sempre in movimento. Forse perchè eri profondamente integrato con i servizi che usavo di più.
Il primo fu il Lumia 800, con WP 7.0. Un hub social perfetto. Senza aprire nessun programma avevi accesso instantaneo alla chat di facebook, linkedin, live, e sms – il tutto inglobato in un’unica app di sistema. Gli aggiornamenti dei tuoi amici erano raggruppati assieme indipendentemente dal network che utilizzavano. Scattavi una foto e la condividevi con un tap. Pubblicavi un aggiornamento di stato una volta sola su quattro network differenti. E quelle tile, che meraviglia.
Poi uscì WP8, e non aggiornarono quelli con WP7.5. Solo un restyiling con le tile più piccine disponibili. Ma tutti i vecchi terminali rimasero a piedi.
WP8 andava benone come l’altro, presi un 925. Schermo bellissimo, fotocamera ottima. Integrazione distrutta già col passaggio a 8.1: le app erano staccate e non integrate. Niente più hub. Ad ogni aggiornamento, un pezzetto di OS in meno.
Uscì WP10. Bello, elegante, peccato che come per il passaggio da 7 a 8, quasi tutti i terminali vecchi non potessero essere aggiornati ufficialmente. E dire che usavo la beta di WP10 sul 925: integrazione della videochat skype direttamente dal contatto o durante la chiamata, integrazione della chat skype nei messaggi, finalmente un supporto ampio di API e cross-platform.
Presi l’830. Schermo più bruttino, ma espandibile, e fotocamera che scattava anche in RAW. Batteria risibile con WP10.
Uscì la versione release di WP10, rotta l’integrazione con skype. Le app cominciarono a richiedere 2gb di ram e ne aveva solo uno. Soffriva tutto.
Trovai un bellissimo 1520 usato, ne presi due anche per mia moglie. Schermo fantastico, fotocamera da urlo, batteria alle stelle, veloce e senza problemi di app. E conessione alla posta aziendale con Exchange senza nessun orpello aggiuntivo.
Poi cominciarono a chiudere i servizi. Linkedin, che porcozio è di Microsoft, tagliata. Here, uno dei migliori navigatori satellitari, tagliata. Spotify kaput. Amazon. Il riconoscimento audio di Cortana. Sempre meno. Al prossimo mi toglieranno anche di poter telefonare.
Sto cominciando, inesorabilmente, ad abituarmi all’idea di lasciare quest’ecosistema. Gli ho voluto tanto bene, ho convinto altre persone ad usarlo (moglie, padre, zia, suocera) ma mi sento tradito. I primi a scegliere di farlo morire sono stati della stessa Microsoft, quando man mano hanno limato le possibilità e le feature, togliendo fantastiche funzioni, semplificazioni, tutto il fattore cool. E dato che a casa ho solamente Apple, è facile vedere dove andrò a parare.
Ci ho creduto davvero, ma ormai: addio e grazie per tutto il pesce 😀
Ti aspettiamo a braccia spalancate, no hard feelings prodigal son!