La Corte di Giustizia dell’Unione Europea, con una sentenza del novembre 2007 ha stabilito che la disciplina italiana in materia di obbligo di apposizione del contrassegno SIAE è illegittima con la conseguenza che tale obbligo non può essere opposto a nessun soggetto privato e deve considerarsi inesistente sotto il profilo penale, civile ed amministrativo. Nonostante tale decisione la SIAE – Società Italiana Autori ed Editori – continua ad esigere l’apposizione del contrassegno ed a ricordare che non apporlo espone a pesanti conseguenze sanzionatorie. Alcuni giuristi ritengono che la SIAE potrebbe essere tenuta a restituire le centinaia di milioni di euro sin qui incassate a titolo di corrispettivo dei contrassegni SIAE essendo venuti meno i presupposti impositivi di tale obbligo.
I media non ne parlano. Ma la notizia è grossa. Molto grossa. Fatela girare, conoscere, portare alle orecchie e agli occhi di tutti. Riprendiamoci la nostra libertà di essere informati.
ODDIO!!!! Voglio la fonte!!! Luridi bastardi….lo sapevo…e ora mi spiego perché qui in Deutschland nessuno si scandalizza se fotocopi all’impazzata…e perché ci sono le fotocopiatrici in dipartimento per gli studenti!!!!
Presto detto!http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2268378Il silenzio è assordante.
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Salve! Sono Giulio Rocchi, uno studente di scienze della comunicazione di Reggio Emilia. Ho lavorato per la mia università a 0format, un laboratorio sperimentale di produzione video-giornalistica, sotto la direzione del capo-struttura di RAI3 (nonchè nostro professore) Loris Mazzetti, in cui, assieme ad alcuni collaboratori e al mio gruppo musicale, abbiamo sviluppato un’inchiesta sulla SIAE per cercare di puntare un riflettore sui misteri di questa società. Nei panni di una sconosciuta band emergente (la nostra), il servizio si addentra per le problematiche, i costi, l’iscrizione e la tutela da parte della SIAE sulle opere di ingegno e sui proventi percepiti dagli autori di canzoni trasmesse su etere e internet. Penso che questa inchiesta, seppur breve per motivi di palinsesto (4:49 minuti) sia molto interessante e utile, non solo per i musicisti, ma anche per tutti coloro che sono iscritti alla SIAE (non c’è solo la musica, ma qualunque opera d’ingegno – quadri, immagini, testi, loghi…). Grazie a questa inchiesta si è già innescato un dibattito che noi di 0format desideriamo portare avanti. Per questo motivo vogliamo promuovere la nostra iniziativa,fare girare il più possibile l’inchiesta e, perchè no, se possibile anche pubblicarla e pubblicizzarla su canali diversi dal web (riviste, giornali, televisione…). Sicuri di un certo interessamento da parte di chi leggerà questa e-mail, porgiamo i nostri più sinceri saluti.L’INCHIESTA SU http://it.youtube.com/watch?v=_PveNGyEeRI oppure su youtube cercate “0format” e cliccate sul video “No Siae No Party”LO SPACE DEL GRUPPO MUSICALE: I BORN TO DREAM http://www.myspace.com/borntodream2006E-MAIL: borntodream@interfree.itMSN: nos86nos@hotmail.comVOTATECI ANCHE SU http://current.com/items/89002588_no_siae_no_party
Salve! Sono Giulio Rocchi, uno studente di scienze della comunicazione di Reggio Emilia. Ho lavorato per la mia università a 0format, un laboratorio sperimentale di produzione video-giornalistica, sotto la direzione del capo-struttura di RAI3 (nonchè nostro professore) Loris Mazzetti, in cui, assieme ad alcuni collaboratori e al mio gruppo musicale, abbiamo sviluppato un’inchiesta sulla SIAE per cercare di puntare un riflettore sui misteri di questa società. Nei panni di una sconosciuta band emergente (la nostra), il servizio si addentra per le problematiche, i costi, l’iscrizione e la tutela da parte della SIAE sulle opere di ingegno e sui proventi percepiti dagli autori di canzoni trasmesse su etere e internet. Penso che questa inchiesta, seppur breve per motivi di palinsesto (4:49 minuti) sia molto interessante e utile, non solo per i musicisti, ma anche per tutti coloro che sono iscritti alla SIAE (non c’è solo la musica, ma qualunque opera d’ingegno – quadri, immagini, testi, loghi…). Grazie a questa inchiesta si è già innescato un dibattito che noi di 0format desideriamo portare avanti. Per questo motivo vogliamo promuovere la nostra iniziativa,fare girare il più possibile l’inchiesta e, perchè no, se possibile anche pubblicarla e pubblicizzarla su canali diversi dal web (riviste, giornali, televisione…). Sicuri di un certo interessamento da parte di chi leggerà questa e-mail, porgiamo i nostri più sinceri saluti.L’INCHIESTA SU http://it.youtube.com/watch?v=_PveNGyEeRI oppure su youtube cercate “0format” e cliccate sul video “No Siae No Party”LO SPACE DEL GRUPPO MUSICALE: I BORN TO DREAM http://www.myspace.com/borntodream2006E-MAIL: borntodream@interfree.itMSN: nos86nos@hotmail.comVOTATECI ANCHE SU http://current.com/items/89002588_no_siae_no_party